3.1.J Regole per il calcolo della tariffa

Regole di calcolo della tariffa, con indicazione in forma fruibile per gli utenti, anche attraverso esempi, delle variabili su cui si basa il calcolo della quota fissa e della quota variabile, delle riduzioni applicabili agli utenti domestici e non domestici, dei meccanismi di conguaglio, delle imposte applicabili.

 

La TARI si compone di una parte fissa ed una variabile, oltre il tributo provinciale, senza applicazione diretta dell’IVA al contribuente (l'IVA è prevista soltanto nell'ipotesi di TARI corrispettivo).

La parte fissa della tariffa è determinata tenendo conto delle componenti del costo del servizio di igiene urbana (investimenti e relativi ammortamenti, spazzamento strade ecc.) mentre la parte variabile della tariffa copre i costi del ciclo integrato dei rifiuti (raccolta, trasporto, trattamento, riciclo, smaltimento) ed è rapportata alla quantità di rifiuti presumibilmente prodotti.

Regole di calcolo della tariffa

Per calcolare la TARI dovrai calcolare la quota fissa e la quota variabile, distinguendo se si tratta di un immobile ad uso domestico o non domestico.

Gli elementi utili per il calcolo TARI sono i seguenti:

1.   superficie in metri quadri

2.   periodo di riferimento

3.   nucleo familiare

4.   quota fissa

5.   quota variabile

6.   quota provinciale 5% dell’imponibile

 

Per utenze domestiche

La quota fissa della TARI si ottiene moltiplicando la superficie in metri quadri dell’immobile per la relativa tariffa fissa (determinata dal Comune di residenza in base al numero di persone che occupano l’immobile) secondo la formula
METRI QUADRATI X TARIFFA FISSA.

La quota variabile della TARI è, invece, determinata dal Comune in base al numero di persone che occupano l’immobile.

Le due quote vengono sommate e, al risultato ottenuto, viene applicato il tributo provinciale pari al 5% dell’imponibile.

Esempio

Consideriamo un nucleo composto da 3 componenti e abitazione di 100 m² su base annua (365 gg)

Ipotizziamo che il Comune abbia deliberato le seguenti tariffe:

· tariffa parte fissa: 0.951 euro

· tariffa parte variabile (considerando 3 componenti): 137,81 euro

· quota provinciale: 5%

Secondo la modalità corretta di calcolo si ottiene:

Parte fissa TARI

0,951 € x 100 m²

95,10 €

Parte variabile TARI

x 3 Componenti

137,81 €

Quota Provinciale

0,05 x (95,10 + 137,81)

11,65 €

Totale TARI

95,10 + 137,81 + 11,65

244,56 €

Totale Arrotondato

245,00 €

Per utenze non domestiche

La quota fissa della TARI si ottiene moltiplicando la superficie in metri quadri dell’immobile per la relativa tariffa fissa (determinata dal Comune di residenza in base alla relativa categoria di appartenenza) secondo la formula
METRI QUADRATI X TARIFFA FISSA.

La quota variabile della TARI si ottiene moltiplicando la superficie in metri quadri dell’immobile per la relativa tariffa variabile (determinata dal Comune di residenza in base alla propria categoria di appartenenza) secondo la formula
METRI QUADRATI X TARIFFA VARIABILE.

Le due quote vengono sommate e, al risultato ottenuto, viene applicato il tributo provinciale pari al 5% dell’imponibile.

Esempio

Consideriamo un negozio di abbigliamento di 100 m², categoria di appartenenza 13 su base annua (365 gg)

Ipotizziamo che il Comune abbia deliberato le seguenti tariffe:

· tariffa parte fissa: 1,543 euro

· tariffa parte variabile (considerando la categoria di appartenenza): 1,644 euro

· quota provinciale: 5%

Secondo la modalità corretta di calcolo si ottiene:

Parte fissa TARI

0,4680 € x 100 m²

46,80 €

Parte variabile TARI

2,4950 € x 100 m²

249,50 €

Quota Provinciale

0,05 x (46,80 + 249,50)

14,82 €

Totale TARI

46,80 + 249,50 + 14,82

311,12 €

Totale Arrotondato

311,00 €

 

 

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